Come pupilla, nera; come pupilla, succhiante
la luce – ti amo, perspicace notte.
Dammi voce per cantarti, o progenitrice
delle canzoni, nella cui mano è la briglia dei quattro venti.
Chiamando te, te glorificando, io sono soltanto
una conchiglia dove ancora non s’è taciuto l’oceano.
Notte! Ho già scrutato a sazietà nelle pupille umane.
Inceneriscimi, nero sole – notte!

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