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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

ma?..

Esiste un’erba il cui principio attivo combinato con il ferro,è in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore!L’ Artemisia annua.Ma è boicottata dalle lobby perchè non costa nulla e la soluzione al problema cancro è molto rapida…..Le case farmaceutiche puntano a soluzioni molto più durature e dispendiose per trarre profitto dalla salute dei pazienti… Come già sappiamo,il cancro è la malattia più letale esistente. Gli scienziati cercano costantemente di trovare una cura e, infine, porre fine al cancro. Questa erba ,l’ Artemisia annua,è una di quelle cure e può uccidere fino al 98% delle cellule tumorali in appena 16 ore. Vale a dire, secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”,l’  artemisinina,derivata dall’ Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.
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Corridoio illuminato dal vuoto, lo spazio intricato diffonde, si ritrae dagli occhi l'ignoto. Urla il silenzio. Confonde. Piange il cielo perplesso, abbracciano le nubi polverose i perché, i quando. I fa lo stesso. Cresce nel cuore l'impilarsi delle cose. Sospira il vento ribelle e graffia di fiori la stanza. Così la vita disegna la pelle e il tempo non è mai abbastanza. Non ci sono più rimedi e nemmeno risposte. Solo pensieri infiniti tra le emozioni nascoste. Gaëlle 

mi riconosco con molta superbia in questo suo pensiero

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E nella valigia metteva il desiderio di guardare oltre PDF   |  | Stampa |  |   E-mail "Sono un esploratore e vado a esplorare", Tiziano aveva detto al giornalista inglese che lo intervistava, e sono le parole che abbiamo scritto nell’annuncio della sua morte a Orsigna, il 28 luglio di dieci anni fa. Lui la morte l’aveva sempre tenuta d’occhio lasciando detto, quando ancora si vedeva morire in bocca a un coccodrillo, di voler essere ricordato con una pietra che avesse un piccolo incavo in cui potevano bere gli uccellini, il nome, le due date d’obbligo e la sola parola, “viaggiatore”. Viaggiava, viaggiava, perché viaggiare gli piaceva. Quante volte ha descritto l’emozione di una partenza, quel meraviglioso diventare anonimo e irreperibile! Viaggiare placava la sua innata irrequietudine, la sua sete di conoscenza. Ma essendo di natura affabile e comunicativa, cercava poi di raccontare ai lettori dei giornali per i quali scriveva quel che aveva visto e imparato strada f

per non morire dentro

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Non tutti sono disposti a vederti volare, ma tu vola se hai ali da spiegare. Non arrenderti ad un destino mediocre perchè nessuno intorno a te capisce le tue ali. ___S.Littleword  —