FINESTRE Dietro i vetri e le tendine da qualche parte in lontananza arde la luce. Fuori sembra che l'asfalto non abbia ancora dimenticato il ritmo dei passi diretti dalla stazione degli autobus alla soglia di casa. Adesso si muovono impercettibilmente dentro. Nella stanza una mano invisibile apre una finestra scoperta. Dietro alle altre aleggia sommessa la vita riposta nella memoria. In essa vi sono anche finestre immaginarie tra cui tante che da anni ormai nessuno apre. I codici d'accesso sono persi o dimenticati. Solo ai margini dei sogni talora s'iscrive la parola la password estate e già cade tra le altre eternità come le foglie dalle betulle in un universo estraneo.

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