FINESTRE
Dietro i vetri
e le tendine da qualche
parte in lontananza
arde la luce.
Fuori
sembra che l'asfalto
non abbia ancora dimenticato
il ritmo dei passi
diretti
dalla stazione degli autobus
alla soglia di casa.
Adesso si muovono
impercettibilmente dentro.
Nella stanza
una mano invisibile apre
una finestra scoperta.
Dietro alle altre aleggia
sommessa la vita
riposta nella memoria.
In essa vi sono anche
finestre immaginarie
tra cui tante che da
anni ormai nessuno apre.
I codici d'accesso sono
persi o dimenticati.
Solo ai margini dei sogni
talora s'iscrive la parola
la password estate
e già cade
tra le altre eternità
come le foglie dalle betulle
in un universo estraneo.
🤭
Non mi interessa solo la "carne" anche se mi piace.... Voglio il "contorno" La Simo.
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