COMPRATE E LEGGETE QUESTO LIBRO: "Fare pace con la Terra" di Vandana Shiva

1 aprile 2012 alle ore 19.11


"Questo libro documenta la guerra in atto contro la Terra e i suoi abitanti, ma anche la lotta in sua difesa, per il diritto dei popoli a godere del suolo e dell'acqua, delle foreste, delle sementi e della biodiversità. Spiega come le nostre residue speranze di sopravvivenza dipendano dal passaggio a un paradigma basato su un'economia, una politica e una cultura della Terra. Fare pace con la Terra è un imperativo per la sopravvivenza e per la libertà". Vandana Shiva

Solo un estratto:
"Quando pensiamo alle guerre della nostra epoca, ci vengono in mente subito l'Iraq e l'Afghanistan, ma la guerra più importante è quella contro il pianeta: in Iraq, Afghanistan e Libia si combatte per le risorse della Terra e, soprattutto, per il petrolio. La guerra contro il pianeta affonda le radici in un'economia che non rispetta i limiti ecologici ed etici, i limiti alle ineguaglianze, all'ingiustizia, all'avidità, alle concentrazioni finanziarie.
[...]
L'economia globale delle corporation, fondata sull'idea della crescita illimitata, è diventata una guerra permanente contro il pianeta e le popolazioni. I mezzi che usa sono gli strumenti della guerra; i trattati di libero scambio coercitivi, utilizzati per strutturare le economie sulla base delle guerre commerciali; e le tecnologie di produzione invasive, per esempio, materiali tossici, ingegneria genetica, geoingegneria e nanotecnologie. Sono semplicemente altri tipi di "armi di distruzione di massa", che uccidono milioni dipersone in tempo di pace privandole di cibo e acqua e avvelenando il tessuto fondamentale della vita.
[...]
Quesa guerra è anche il riflesso della guerra permanente promossa da un paradigma ideologico che vede il mondo come "nemico" da sterminare: uccelli, farfalle, api, vermi, donne, contadini, popolazioni autoctone.
L'attuale guerra globale è l'inevitabile passo successivo, perchè la globalizzazione eocnomica, guidata da una mancita di corporation e da pochi paesi potenti, punta a ottenere il controllo sulle risorse del pianeta, trasformandolo in un grande supermercato dove tutto è in vendita. Vogliono vendere la nostra acqua, i nostri geni, le cellule, gli organi, il nostro sapere, la cultura, il futuro. Le perduranti guerre in Afghanistan, in Iraq e altrove non sono soltanto "sangue per il petrolio": con il passare del tempo si vedrà che sono guerre per la terra, per il cibo, per il patrimonio genetico e la biodiversità, per l'acqua. Ne deriva che le regole del libero scambio e, in particolare, l'Accordo sull'agricoltura sottoscritto nell'ambito dell'Organizzazione mondiale per il commercio sono soltanto un altro tipo di arma nelle guerre per il cibo. La biodiversità e i geni sono stati definiti "il petrolio verde" del futuro; l'acqua viene chiamata spesso "il petrolio" del XXI secolo. Il petrolio è diventato metafora e termine di paragone per tutte le risorse nel mondo dela globalizzazione delle multinazionali, mentre le guerre  e la militarizzazione sono lo strumento essenziale per il monopolio delle risorse vitali, insieme ai trattati di libero scambio e alle tecnologie di controllo.

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