YULE - 21 Dicembre
Yule è il giorno in cui il Dio nasce dalla Dea, solstizio d'inverno, detto anche Alban Arthuan
La notte del solstizio invernale è la notte più lunga dell'anno e cade indicativamente il 21 Dicembre.
L'oscurità trionfa, e già prepara il cammino e si trasforma in luce. Aspettiamo che la Dea Madre dia vita al Sole Bambino, che porta con se speranza e la promessa dell'estate.
Tuttavia è proprio durante questa buia notte che si accendono le prime luci della vita facendo rinascere in noi la speranza di nuovi inizi. E’quindi una notte di attesa e di speranza, celebriamo dunque il Dio che ritorna alla vita portando con sé calore e fertilità.
Essendo una festa solare, è celebrata col fuoco e il nome di Yule. La parola Yule si crede derivi dalla parola scandinava o anglosassone "Iul", o addirittura dal norvegese "Jul" che significa "ruota", quindi una data che segna il punto definitivo nella Ruota dell'Anno.
Inoltre Jolfoor (padre di Yule) e Jolnir (Yule) sono nomi di Odino. Alcuni credono che Odino in realtà fosse colui che desse i regali. Prima che Babbo Natale diventasse popolare nell'epoca vittoriana come un elfo grasso e felice, era mostrato alto e longilineo, con un lungo vestito nero, invece che rosso e bianco.
Era un antica usanza quella di accendere fiaccole e candele per indurlo ad uscire dal ventre materno: ancora oggi si usa lasciar ardere una candela sull’altare per tutta la notte.
L’albero di Natale che oggi conosciamo affonda le sue radici nel paganesimo.
Le famiglie pagane portavano un albero in casa così che gli spiriti dei boschi avrebbero avuto un posto dove restar caldi nei mesi invernali. Campanelle sarebbero state appese ai rami così si poteva riconoscere quando uno spirito era presente. Il cibo era appeso per farli mangiare e una stella a cinque punti, il pentagramma, simbolo dei 5 elementi, era messo a capo dell'albero.
I colori della stagione, rosso e verde, sono anche di origine pagana, così come l'abitudine di scambiarsi i regali.
L'albero sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l'anno, è un ovvio simbolo della persistenza della vita anche attraverso il freddo e l'oscurità dell'inverno.
L'albero di Yule rappresentava la fortuna per una famiglia così come un simbolo della fertilità dell'anno che sarebbe arrivato.
Come festa del sole, Yule è celebrato attraverso il fuoco e l'uso di un ceppo. Un pezzo del ceppo è salvato e tenuto durante l'anno per proteggere la casa. Questa antica tradizione era fatta con un ceppo di Quercia che era tagliato, decorato con aghi di pino e pigne e quindi bruciato nel caminetto per simbolizzare il sole che torna.
Un tipo diverso di ceppo di Yule, sicuramente più utile per i praticanti moderni, è quello che viene usato adesso e che ha la base per tre candele: rossa, verde e bianca (stagionale), verde oro nera (il dio sole), bianca, rossa e nera (la Dea Madre).
Ricordiamo anche l'importanza della ghirlanda, in quanto simbolo di Yule, perchè rappresenta la ruota che sempre gira e il cerchio senza fine che ogni volta si compie. Insomma, la natura infinita della vita. E' tradizione fare una ghirlanda di vischio e rami di abete per simboleggiare l'antica ruota attraverso cui passavano i pagani dei tempi.
Yule è il giorno in cui il Dio nasce dalla Dea, solstizio d'inverno, detto anche Alban Arthuan
La notte del solstizio invernale è la notte più lunga dell'anno e cade indicativamente il 21 Dicembre.
L'oscurità trionfa, e già prepara il cammino e si trasforma in luce. Aspettiamo che la Dea Madre dia vita al Sole Bambino, che porta con se speranza e la promessa dell'estate.
Tuttavia è proprio durante questa buia notte che si accendono le prime luci della vita facendo rinascere in noi la speranza di nuovi inizi. E’quindi una notte di attesa e di speranza, celebriamo dunque il Dio che ritorna alla vita portando con sé calore e fertilità.
Essendo una festa solare, è celebrata col fuoco e il nome di Yule. La parola Yule si crede derivi dalla parola scandinava o anglosassone "Iul", o addirittura dal norvegese "Jul" che significa "ruota", quindi una data che segna il punto definitivo nella Ruota dell'Anno.
Inoltre Jolfoor (padre di Yule) e Jolnir (Yule) sono nomi di Odino. Alcuni credono che Odino in realtà fosse colui che desse i regali. Prima che Babbo Natale diventasse popolare nell'epoca vittoriana come un elfo grasso e felice, era mostrato alto e longilineo, con un lungo vestito nero, invece che rosso e bianco.
Era un antica usanza quella di accendere fiaccole e candele per indurlo ad uscire dal ventre materno: ancora oggi si usa lasciar ardere una candela sull’altare per tutta la notte.
L’albero di Natale che oggi conosciamo affonda le sue radici nel paganesimo.
Le famiglie pagane portavano un albero in casa così che gli spiriti dei boschi avrebbero avuto un posto dove restar caldi nei mesi invernali. Campanelle sarebbero state appese ai rami così si poteva riconoscere quando uno spirito era presente. Il cibo era appeso per farli mangiare e una stella a cinque punti, il pentagramma, simbolo dei 5 elementi, era messo a capo dell'albero.
I colori della stagione, rosso e verde, sono anche di origine pagana, così come l'abitudine di scambiarsi i regali.
L'albero sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l'anno, è un ovvio simbolo della persistenza della vita anche attraverso il freddo e l'oscurità dell'inverno.
L'albero di Yule rappresentava la fortuna per una famiglia così come un simbolo della fertilità dell'anno che sarebbe arrivato.
Come festa del sole, Yule è celebrato attraverso il fuoco e l'uso di un ceppo. Un pezzo del ceppo è salvato e tenuto durante l'anno per proteggere la casa. Questa antica tradizione era fatta con un ceppo di Quercia che era tagliato, decorato con aghi di pino e pigne e quindi bruciato nel caminetto per simbolizzare il sole che torna.
Un tipo diverso di ceppo di Yule, sicuramente più utile per i praticanti moderni, è quello che viene usato adesso e che ha la base per tre candele: rossa, verde e bianca (stagionale), verde oro nera (il dio sole), bianca, rossa e nera (la Dea Madre).
Ricordiamo anche l'importanza della ghirlanda, in quanto simbolo di Yule, perchè rappresenta la ruota che sempre gira e il cerchio senza fine che ogni volta si compie. Insomma, la natura infinita della vita. E' tradizione fare una ghirlanda di vischio e rami di abete per simboleggiare l'antica ruota attraverso cui passavano i pagani dei tempi.
è un piacere lasciare un segno in questo spazio pulito e di valore...un semplice ma sincero augurio che i tuoi desideri siano realtà...
RispondiEliminaBuona vita!
GianCarlo